Retrospettiva sui miei primi 4 giorni da studente erasmus a Valencia.
Le prime impressioni sono state buone, sia per quanto riguarda la città sia per la gente del posto che è sempre molto gentile e disponibile anche a dare una indicazione stradale quasi ovvia.
Appena sceso dall’aereo ho notato una cosa strana, c’era un buon odore nell’aria cosa che mi ha stupito tantissimo essendo in aeroporto e non in un bosco. E poi vogliamo mettere la comodità di prendere la metro DENTRO l’aeroporto ed arrivare nel centro della città in 10 minuti!?!
Valencia è una città veramente molto bella, piena di palazzi di 2 secoli fa almeno, tenuti benissimo e frutto di un miscuglio di stili allucinante, tutti con le bandiere della Comunità Valenciana e della Spagna che sventolano sui pennoni.
Poi ci sono i giardini del Turia, il fiume che costeggiava Valencia ed il cui corso è stato deviato dopo l’ennesima esondazione; per non lasciare questo nuovo spazio fertile vuoto hanno deciso bene di farci un parco. 14 kilometri di parco che tagliano tutta la città e che dividono l’intricata Ciutat Vella (Città Vecchia), un vero labirinto di vicoli e stradine strette, dalla parte di più recente costruzione costellata da edifici e strutture progettate dall’onnipresente Calatrava, che essendo di Valencia si è sentito in dovere di disegnare mezza città…
Ancora non sono andato al mare ma presto lo farò e saprò dirvi di più.
Ho mangiato la paella valenciana (cioè la varietà con verdure, pollo e pesce tutto insieme) e devo dire che non è proprio niente male, però la porzione era come sempre piccola visto che si tratta di riso.
Aspetto università, il motivo ufficiale del mio permanere in terra iberica.
Dopo aver fatto un paio d’ore di fila per essere registrato all’ufficio relazioni internazionali, sono ufficialmente studente della UV (Universitat de Valencia) con tanto di tesserino universitario provvisorio provvisto di foto.
Non ho ancora visto il mio coordinatore e non lo farò fino a martedì 23 quindi non so se il learning agreement verrà accettato e di conseguenza quali corsi frequentare e quali no; corsi che paradossalmente inizieranno lunedì 22, aggiungeteci inoltre che mercoledì 24 sarò impegnato nella giornata d’orientamento e benvenuto per gli erasmus e la “tortilla” è fatta!
Dire che mi ricorda l’organizzazione italiana è brutto? Vabbè, ma a me ha fatto venire in mente la burocrazia italica!
Che dire altro? Per ora nulla… se non:
¡¡¡TÀ LUEGO!!!
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