Le sorprese non finiscono mai!
Immaginate la scena:
notte tarda; sono passate le 3; dopo una settimana passata a fare la guidaturistica sono ancora in giro con altre amiche venute a trovarmi; sfatto prendo l'autobus per tornare a casa; entro e mi metto a chiacchierare con i coinquilini; scelgo di approfittare della connessione a singhiozzo che abbiamo per controllare le email e SORPRESONE...
LA RAYNAIR M'HA CANCELLATO I VOLI! SIA D'ANDATA CHE DI RITORNO!
I voli per Bologna, e di conseguenza per Forlì, sono sospesi dal 19 dicembre al 30 giugno!!!
SE NON E' SFIGA QUESTA......
Beh, tralasciando il fatto che hanno promesso un rimborso in cui credo poco, ora mi tocca cercare un nuovo biglietto (di una nuova compagnia aerea logicamente) per tornare per un pò a casa.
Per il resto la vita scorre tranquilla a València, con la sua strana metereologia e l'ancor più "strano effetto che l'umidità ha sulla popolazione autoctona".
Hasta pronto...
sabato 25 ottobre 2008
giovedì 16 ottobre 2008
16 ottobre
Mese 1
Mancano poche ore per celebrarlo ufficialmente ma, oggi, fa un mese che vivo a Valéncia.
Non so se è colpa della ricorrenza, o di questo raffreddore che non vuole passare, o ancora della musica che ascolto da qualche ora ma oggi sento un pò di nostalgia.
Non so di cosa o di quale luogo ma sento nostalgia. Nostalgia di casa, di Bologna, di Perugia, dei miei amici sparsi qua e là per l'europa e per l'Italia.... Ormai dovrei essere abituato a vagare ed a cambiare posto in cui vivo e a sentire poco la gente con cui ho passato del tempo però oggi non riesco a stare su.
Boh, forse è proprio nostalgia dell'Italia. Della terra in cui sono nato, dei suoi ritmi e della sua aria strafottente ma non troppo, delle sue strade e delle sue voci. Quante voci che senti per strada in italia... qui invece la varietá di lingue che senti per strada è molto scarsa: Spagnolo, Valenciano, tanto o troppo italiano e poco altro. Nè una frotta marciante di tedeschi con la loro lingua dura e cadenzata, nè un gruppo di inglesi bianchicci con la loro parlata sincopata. Niente!
Gli spagnoli sono monotoni e monotòni! Anche quando s'incazzano parlano allo stesso modo!
CHE PALLE!
Vabbè passerà... come è passato questo mese!
E poi domani arrivano i "barbari"... ¡VIVA A ZIA ANGIOLINA!
¡¡ELLEPETE!!
Mancano poche ore per celebrarlo ufficialmente ma, oggi, fa un mese che vivo a Valéncia.
Non so se è colpa della ricorrenza, o di questo raffreddore che non vuole passare, o ancora della musica che ascolto da qualche ora ma oggi sento un pò di nostalgia.
Non so di cosa o di quale luogo ma sento nostalgia. Nostalgia di casa, di Bologna, di Perugia, dei miei amici sparsi qua e là per l'europa e per l'Italia.... Ormai dovrei essere abituato a vagare ed a cambiare posto in cui vivo e a sentire poco la gente con cui ho passato del tempo però oggi non riesco a stare su.
Boh, forse è proprio nostalgia dell'Italia. Della terra in cui sono nato, dei suoi ritmi e della sua aria strafottente ma non troppo, delle sue strade e delle sue voci. Quante voci che senti per strada in italia... qui invece la varietá di lingue che senti per strada è molto scarsa: Spagnolo, Valenciano, tanto o troppo italiano e poco altro. Nè una frotta marciante di tedeschi con la loro lingua dura e cadenzata, nè un gruppo di inglesi bianchicci con la loro parlata sincopata. Niente!
Gli spagnoli sono monotoni e monotòni! Anche quando s'incazzano parlano allo stesso modo!
CHE PALLE!
Vabbè passerà... come è passato questo mese!
E poi domani arrivano i "barbari"... ¡VIVA A ZIA ANGIOLINA!
¡¡ELLEPETE!!
mercoledì 15 ottobre 2008
15 ottobre
La quiete dopo la tempesta...
Ieri sono stato un homeless valenciano per un intero pomeriggio.
Prima che qualcuno possa chiedersi come mai, ve lo spiego!
La mattina inizia normalmente: sveglia alle 10:30 (orario utopico per l'italia) , colazione, igiene personale ed esco per andare a lezione alle 12. Fuori c'è un bel sole caldo, prima di andare a lezione passo a recuperare il cavetto per la fotocamera dal negozio. E poi avanti con la Storia Dell'Arte.
Dopo un'ora di pura noia decido di tornare a casa...
tempo di percorrenza meno di 5 minuti considerando che ho il viale da attraversare con i suoi semafori pedonali lenti da far pensare alla richiesta della pensione d'anzianità per l'attesa del verde.
Arrivo in casa trovo il padrone di casa che armeggia con una presa in salone, ha più di 75 anni e quando si fissa con una cosa non riesce a lasciar perdere quindi è al terzo round con la maledetta presa che è ormai marcia ma lui, testardo come un calabrese, non s'arrende!
Lo saluto e lui ricambia, poco dopo si finisce col parlare del contratto d'affitto e del pagamento in ritardo delle quote. Al mio: "allora non c'è problema se rimango fino a fine giugno/primi giorni di luglio..." scatta la tragedia.
"Ah, no! non va bene tu vuoi solo non pagare l'affitto. Se non paghi fino a settembre te ne puoi andare!" e si gira a dinuovo verso l'infame presa sul muro e continua col dannato cacciavite a svitare e riavvitare viti "a cazzo".
PANICO!!!
Che fare? Cosa dire? Come spiegare le cose?
BOH! TOCCA CERCARE UNA NUOVA SISTEMAZIONE E LA VOGLIA DI FARLO È ZERO!
Sorvolo sul pomeriggio d'inferno condito con innumerevoli bestemmie, maledizioni ed imprecazioni varie in tutte le lingue che conosco che ho avuto. Arriva la sera ed il maledetto vegliardo torna a far firmare il contratto. Che abbia bevuto prima di venire, che sia affetto dal Morbo di Ahlzaimer, che sia semplicemente rincoglionito... non lo so! Ma, alla fine dopo aver cambiato 3 volte idea, mi fa firmare il contratto e spiega che se trovo qualcuno che si faccia da luglio a settembre al posto mio va bene sennò pazienza.
Io mi sono sempre fidato poco dei padroni di casa ma di questo, se possibile, ho ancor meno fiducia. Per qualche tempo starò calmo e buono... poi quando lo riterrò opportuno passerò al contrattacco.
Non s'è mai visto che uno spagnolo freghi un italiano, tantomeno se è calabrese!
Adios
Ieri sono stato un homeless valenciano per un intero pomeriggio.
Prima che qualcuno possa chiedersi come mai, ve lo spiego!
La mattina inizia normalmente: sveglia alle 10:30 (orario utopico per l'italia) , colazione, igiene personale ed esco per andare a lezione alle 12. Fuori c'è un bel sole caldo, prima di andare a lezione passo a recuperare il cavetto per la fotocamera dal negozio. E poi avanti con la Storia Dell'Arte.
Dopo un'ora di pura noia decido di tornare a casa...
tempo di percorrenza meno di 5 minuti considerando che ho il viale da attraversare con i suoi semafori pedonali lenti da far pensare alla richiesta della pensione d'anzianità per l'attesa del verde.
Arrivo in casa trovo il padrone di casa che armeggia con una presa in salone, ha più di 75 anni e quando si fissa con una cosa non riesce a lasciar perdere quindi è al terzo round con la maledetta presa che è ormai marcia ma lui, testardo come un calabrese, non s'arrende!
Lo saluto e lui ricambia, poco dopo si finisce col parlare del contratto d'affitto e del pagamento in ritardo delle quote. Al mio: "allora non c'è problema se rimango fino a fine giugno/primi giorni di luglio..." scatta la tragedia.
"Ah, no! non va bene tu vuoi solo non pagare l'affitto. Se non paghi fino a settembre te ne puoi andare!" e si gira a dinuovo verso l'infame presa sul muro e continua col dannato cacciavite a svitare e riavvitare viti "a cazzo".
PANICO!!!
Che fare? Cosa dire? Come spiegare le cose?
BOH! TOCCA CERCARE UNA NUOVA SISTEMAZIONE E LA VOGLIA DI FARLO È ZERO!
Sorvolo sul pomeriggio d'inferno condito con innumerevoli bestemmie, maledizioni ed imprecazioni varie in tutte le lingue che conosco che ho avuto. Arriva la sera ed il maledetto vegliardo torna a far firmare il contratto. Che abbia bevuto prima di venire, che sia affetto dal Morbo di Ahlzaimer, che sia semplicemente rincoglionito... non lo so! Ma, alla fine dopo aver cambiato 3 volte idea, mi fa firmare il contratto e spiega che se trovo qualcuno che si faccia da luglio a settembre al posto mio va bene sennò pazienza.
Io mi sono sempre fidato poco dei padroni di casa ma di questo, se possibile, ho ancor meno fiducia. Per qualche tempo starò calmo e buono... poi quando lo riterrò opportuno passerò al contrattacco.
Non s'è mai visto che uno spagnolo freghi un italiano, tantomeno se è calabrese!
Adios
giovedì 9 ottobre 2008
9 ottobre
Dìa de
I
Dopo una settimana intera di combattimenti, e dopo 5 secoli di dominazione araba, i mori si arresero ai cristiani. Re Jaume I non solo riconquistò la città ma la dichiarò Regno e regione autonoma e ne organizzò tutti gli organi di governo.
Questa fu, di fatto, la nascita della Comunità Valenciana.
Oggi, dopo gli atti ufficiali che tutt'ora sono in corso presso il municipio, ci sarà una grande sfilata in costume storico per le vie della Ciutat Vella. Se non piove ci vado e quindi farò qualche foto da mettere qui.
venerdì 3 ottobre 2008
3 Ottobre
Hola todos!
E' da qualche giorno ormai che non scrivo.
Quaggiù in spagna va tutto bene, ho un sacco di tempo libero e sto pensando di iniziare a fare qualcosa di costruttivo, come del sanissimo sport approfittando del fatto che ho il centro sportivo del campus a 50 metri da casa. Chissà che non riesca a mettermi in forma un pò.
A parte gli scherzi, molti già sanno che ho cambiato casa e qui l'atmosfera è decisamente diversa e poi sono in mezzo al campus ed a 5 minuti di cammino dalla città vecchia quindi posso fare ciò che voglio senza sbattermi troppo.
Con l'università tutto è tranquillo, ho già scelto quali corsi fare e ho già risolto una piccola incongruenza tra un esame da fare qui ed uno da fare a Bologna.
Quando c'è da risparmiare fatica, anche mentale, sono sempre attento e preciso!
A presto
E' da qualche giorno ormai che non scrivo.
Quaggiù in spagna va tutto bene, ho un sacco di tempo libero e sto pensando di iniziare a fare qualcosa di costruttivo, come del sanissimo sport approfittando del fatto che ho il centro sportivo del campus a 50 metri da casa. Chissà che non riesca a mettermi in forma un pò.
A parte gli scherzi, molti già sanno che ho cambiato casa e qui l'atmosfera è decisamente diversa e poi sono in mezzo al campus ed a 5 minuti di cammino dalla città vecchia quindi posso fare ciò che voglio senza sbattermi troppo.
Con l'università tutto è tranquillo, ho già scelto quali corsi fare e ho già risolto una piccola incongruenza tra un esame da fare qui ed uno da fare a Bologna.
Quando c'è da risparmiare fatica, anche mentale, sono sempre attento e preciso!
A presto
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